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Organizzare il lavoro è il primo passo per ottenere risultati. Un’organizzazione strutturata dei compiti da svolgere ti permette di gestire meglio il tuo tempo e risparmiare energie, vantaggi non da poco!
Ebbene, la regola vale anche nel marketing digitale, con un occhio particolare per la realizzazione dei contenuti.
Sì, perché se vuoi promuovere la tua attività online, sicuramente ti troverai a dover realizzare post per i social, articoli di blog e molti altri elementi utili per il tuo pubblico.
E non saranno pochi! Più clienti avrai, più materiale dovrai produrre per intrattenerli e fidelizzarli. Inoltre dovrai adattare i contenuti alle diverse piattaforme su cui verranno pubblicati, il che significa che non basterà scrivere un singolo testo per poi riproporlo su tutti i canali.
Non puoi pensare di gestire questa mole di lavoro senza un senso logico e prendendo le decisioni all’ultimo momento. Comporterebbe la perdita di molto tempo e il risultato finale sarebbe di scarsa qualità, perché finiresti per rincorrere la puntualità senza mai riuscire a raggiungerla.
La soluzione è il piano editoriale, uno schema calendarizzato che suddivide la realizzazione e pubblicazione del materiale nel corso del tempo. Per chi si occupa di realizzare contenuti, si tratta di un approccio che non può assolutamente mancare.
Data la sua importanza, ritengo che chiunque voglia promuovere il proprio business online debba conoscerne il funzionamento dal punto di vista professionale. Per tale motivo ho realizzato questo articolo, che ti insegnerà a costruire un calendario editoriale di livello passo dopo passo.
Questa guida ti aiuterà a creare:
- Un piano editoriale per la tua pagina social professionale o aziendale che sia LinkedIn, Instagram o Facebook.
- Un piano editoriale per il tuo blog.
- Un piano editoriale per la tua attività di email marketing.
Allaccia le cinture!
Ma… Aspetta. Prima di procedere leggi con attenzione il prossimo paragrafo!
Premessa: conosci il tuo business!
Può sembrare banale, ma è un aspetto che viene spesso sottovalutato da chi cerca raggiungere nuovi clienti sul web. Ed è il principale motivo che gli impedisce di ottenere il successo!
I tuoi contenuti raccontano il tuo brand, raggiungono un pubblico specifico e trasmettono un determinato messaggio. Ma se non sai da dove inizi, non puoi nemmeno prevedere dove arriverai. E molto probabilmente sbaglierai strada.
È per questo che devi conoscere ogni aspetto legato alla tua attività, in particolare: (piccolo esercizio, segnati ogni domanda e dai una risposta ben precisa)
- I tuoi obiettivi:
- quali risultati vuoi ottenere?
- In che modo i contenuti ti aiuteranno in tale compito?
- Se ignori i tuoi obiettivi (o peggio non te li poni), sprecherai tempo producendo materiale non adatto a soddisfarli.
- Il tuo target:
- chi sono i tuoi clienti?
- Quali sono le loro caratteristiche?
- Chi potresti raggiungere con i tuoi testi?
- Identifica il tuo pubblico, e saprai quali elementi usare per attirare la sua attenzione.
- Il tuo messaggio:
- quale messaggio vuoi trasmettere?
- In che modo vuoi trasmetterlo?
- Devi pensare agli effetti che il tuo materiale avrà sulle persone, così saprai cosa scrivere per spingerle nella direzione che hai scelto.
- Il tuo brand:
- cosa rappresenta il tuo brand?
- Quali valori ed emozioni vuoi mettere in risalto?
- È un aspetto che dovrai sottolineare all’interno dei tuoi testi, quindi assicurati di usare un approccio che rispecchi le tue intenzioni e quelle della tua attività.
- I tuoi competitor:
- chi sono i tuoi competitor?
- Come agiscono?
- Dove sbagliano e dove eccellono?
- Puoi imparare molto dalla concorrenza. Per prima cosa saprai con chi dovrai competere, inoltre potrai prendere spunti utili per realizzare il tuo materiale. Ma attenzione! Evita di copiare i contenuti dei tuoi concorrenti, perderesti credibilità e non riusciresti a creare una community che sia solo tua.
Gli strumenti del piano editoriale
Il piano editoriale è uno schema articolato. Per realizzarlo devi disporre di diversi strumenti, ognuno con una funzione specifica. Analizziamoli insieme.
Strumenti di ricerca
In primo luogo dovrai scegliere gli argomenti che tratterai nel corso del tempo. Questa scelta è dettata dagli utenti! Tutto ciò che è di loro interesse sarà sicuramente un elemento valido da proporre nelle tue pubblicazioni, perché attirerà la loro attenzione e soddisferà le loro esigenze.
Ma come puoi conoscere gli interessi del tuo pubblico? Devi sapere che esistono vari software che permettono di farlo. Tra questi, i più famosi sono:
- Google Trends: ti permette di analizzare la popolarità di un argomento specifico, basandosi sul numero di ricerche effettuate dagli utenti nel corso del tempo
- Answer The Public: offre la possibilità di “scomporre” l’argomento stesso, individuando tutte le domande e le frasi correlate che vengono digitate da chi naviga sul web.
- Google Search: la classica barra di ricerca di Google. Potrai conoscere le ricerche direttamente collegate all’argomento che vuoi trattare, oltre a poter prendere spunto dai risultati per scegliere di cosa parlare.
- Quora: molto utile per sapere quali sono i dubbi e i quesiti più diffusi tra gli utenti. Scoprirai quali sono le domande più importanti a cui rispondere, e potrai elaborare il tuo piano editoriale di conseguenza.
Esistono molti altri strumenti simili che ti possono aiutare nella ricerca delle parole chiave, non ti resta che scegliere i più adatti alle tue esigenze.
Strumenti di pianificazione
Fermi tutti! Stiamo parlando di un piano editoriale e non abbiamo ancora visto dei calendari!
Niente paura, il momento è arrivato. Alla base del piano editoriale c’è ovviamente l’organizzazione dei contenuti, dal punto di vista logico e cronologico. Ecco cosa puoi utilizzare per svolgere questa attività:
- Asana: (il mio preferito 🤘) è un software online che permette di organizzare le mansioni, assegnandole a persone specifiche e suddividendole in diversi sub-task. Consente di introdurre le scadenze e le priorità, oltre alla possibilità di condividere i file al suo interno. Io stesso utilizzo questo programma per gestire il mio lavoro e quello della mia azienda, e non posso che esserne soddisfatto.
- Google Calendar: il calendario gratuito offerto da Google. Non offre tutte le funzioni avanzate possedute da Asana, ma è molto più rapido e comodo da utilizzare. Se hai semplicemente bisogno di ordinare i tuoi compiti nel corso del tempo, è lo strumento che fa per te.
- Microsoft Excel: può sembrare una spanna sotto a tutti gli altri, ma Excel è ancora ampiamente diffuso tra chi necessita di organizzare il proprio lavoro. Richiede però una buona abilità di utilizzo del software, altrimenti si incontreranno difficoltà nell’usarlo, una validissima alternativa è Google Fogli.
Strumenti di condivisione
Realizzando contenuti editoriali, avrai bisogno di renderli disponibili a chiunque sia coinvolto nel loro sviluppo o pubblicazione.
Inviare i file ogni volta per e-mail può diventare snervante, soprattutto se le dimensioni sono considerevoli e se devi condividerli con più persone.
Google Drive è la soluzione a questo problema. Ecco le principali funzioni che offre:
- Caricamento dei file in uno spazio condiviso (chiunque può scaricarli)
- Possibilità di condividere file di grandi dimensioni (spazio disponibile 15GB per il piano gratuito)
- Possibilità per gli utilizzatori di lavorare online in simultanea sullo stesso file
Come puoi dedurre, Google Drive è perfetto per realizzare contenuti in team e condividerli con assoluta facilità. What else?
Strumenti di editing grafico
Se hai necessità di realizzare post social abbinati a delle immagini, ti servirà un programma per effettuare piccoli interventi di editing grafico.
Niente paura! Non sto per proporti Photoshop o altri software mastodontici e complessi da usare. Quello di cui hai bisogno è uno strumento semplice e veloce, che ti permetta comunque di ottenere risultati di alto livello.
E questo strumento ha il nome di Canva. È un software gratuito utilizzabile online, che offre una grande varietà di funzioni e che può assolvere alla maggior parte dei compiti richiesti per la grafica di base. Al suo interno potrai:
- Realizzare montaggi, copertine, annunci e tanto altro
- Caricare immagini da integrare direttamente dal tuo pc
- Sfruttare i modelli predefiniti, che rispondono ai canoni dei diversi social network
- Attingere a diverse immagini e layout offerti dalla piattaforma
Direi che Canva sa il fatto suo! Nonostante questo, non è l’ideale per realizzare elementi più complessi come il design di un sito web. O meglio, potresti farlo, ma dopotutto si tratta comunque di un software gratuito. Lasciamo ai grafici ciò che è dei grafici!
Qui avevo già parlato di Canva come strumento per la realizzazione immagine di copertina LinkedIn.
Il copy persuasivo: l’arma segreta per i tuoi testi
Il copywriting è l’arte di scrivere per il web, con l’obiettivo di spingere i lettori a compiere una determinata azione. Questa potrebbe essere:
- L’acquisto
- La condivisione del contenuto
- Lasciare un commento
- Lasciare il numero di telefono o un’email
- Iscrizione ad un webinar
- Acquisto di un ebook
- Download di un documento
- Altro (molto altro!)
Se hai intenzione di realizzare una serie di contenuti editoriali per la tua attività online, dovrai sfruttare questa tecnica per scrivere il tuo materiale. Non basta saper scrivere! Bisogna anche essere persuasivi, altrimenti la noia inghiottirà il lettore e lo farà fuggire a gambe levate (o peggio lo farà addormentare!).
Ecco alcuni consigli che puoi applicare ai tuoi testi per renderli persuasivi:
- Fai leva sulle emozioni: (super importante!!!) la verità è che i nostri acquisti vengono fatti su base emozionale, per essere poi giustificati su base razionale. Provoca emozioni nel tuo pubblico e lo spingerai ad agire.
- Suscita curiosità: sfrutta i temi meno conosciuti e più interessanti. La solita minestra riscaldata non provocherà nessuna reazione, colpisci il tuo pubblico con qualcosa di curioso e inusuale.
- Immedesimati nel target: ciò che scrivi non deve piacere a te, ma al potenziale cliente che leggerà il messaggio. Fagli capire che comprendi la sua situazione, esponi ciò di cui ha bisogno e proponigli le soluzioni ai suoi problemi
- Evita i monologhi e i muri di testo: quando scrivi i contenuti, devi comunicare con il lettore. Non deve essere un discorso unidirezionale. Se così fosse, il tuo testo non sarebbe diverso da un semplice manuale di istruzioni. E nessuno legge i manuali di istruzioni!
I 6 principi di persuasione
Esiste una tecnica molto efficace di cui i copywriter si servono per persuadere il loro pubblico. Anzi, più che una tecnica, si tratta di 6 principi che fanno leva sulla psicologia.
Sono stati esposti per la prima volta dallo psicologo statunitense Robert Cialdini, che li divulgò nel suo libro “Le armi della persuasione”. In seguito, questo libro è divenuto un vero e proprio must tra gli appassionati del settore. Grande, Robert, uno di noi!
Ma andiamo dritti al punto. I 6 principi della persuasione sono i seguenti:
- Principio di autorità: le persone tendono ad essere persuase più facilmente se il loro interlocutore è un’autorità nel settore di cui si sta parlando. Se parlassi di case con un architetto, non potresti che dargli ragione!
- Principio di reciprocità: le persone tendono a ricambiare favori e regali. L’esempio classico è la possibilità di ricevere un contenuto gratuito (un ebook, una-video lezione) in cambio dell’email dell’utente, oppure uno scambio di ricevere e lasciare una referenza su LinkedIn.
- Principio di coerenza: le persone tendono a dire o fare ciò che avevano detto o fatto in precedenza. Essere coerenti con le proprie azioni è sintomo di stabilità e sicurezza, nessuno cambierebbe idea continuamente!
- Principio di scarsità e urgenza: se un determinato prodotto o servizio è disponibile in quantità limitata o solo per un periodo di tempo, le persone tenderanno a volerlo immediatamente. La paura di perdere l’occasione e l’incapacità di controllare la situazione sono i due elementi che condizionano questo comportamento.
- Principio di riprova sociale: le persone tendono a dire o fare ciò che fa la massa. Se 300 individui hanno dato una recensione positiva di un prodotto, tenderai a fidarti e ad acquistarlo a tua volta.
- Principio di simpatia: le persone tendono a fidarsi maggiormente dei soggetti che conoscono o che sono simili a loro. In assenza di informazioni, è più probabile che tu dia ragione a un tuo amico o parente piuttosto che a uno sconosciuto.
Ognuno di questi principi trova applicazione nel copywriting, ed incide in maniera incredibile sulla possibilità di ottenere una vendita. Ovviamente non si tratta di una scienza esatta, ma il mio consiglio resta quello di utilizzarli all’interno dei tuoi contenuti (senza abusarne!).
L’importanza dei titoli
Il titolo è il primo elemento che viene letto dagli utenti quando visualizzano un tuo contenuto.
Se non è fatto a dovere, tutto il resto non verrà nemmeno considerato. Potresti avere scritto la versione moderna della Divina Commedia (Dante non me ne voglia), ma se il titolo non incuriosisce il lettore, il tuo testo sarà inutile.
Dobbiamo evitare che ciò avvenga! Detto fatto, ecco alcuni temi su cui basarti per scegliere il titolo giusto per il tuo contenuto:
- I numeri: danno al lettore un metro di giudizio. Gli permettono di quantificare la situazione e quindi gli danno “l’illusione” di avere un maggiore controllo su di essa. Hai mai letto un articolo del tipo “10 soluzioni per dimagrire”, “i 7 migliori smartphone nel 2021”, “5 modi per addormentarsi velocemente”? Non sono gli esempio migliori, ma rappresentano in modo semplice l’utilizzo dei numeri in un titolo.
- Le comparazioni: Ferrari o Lamborghini? Quale è la migliore? Questo potrebbe essere un titolo per un articolo di blog dedicato alle auto sportive. Comparare due elementi è un ottimo metodo, perché offre al lettore la possibilità di prendere una posizione, spingendolo a scoprire se la sua scelta è ritenuta la migliore.
- Le guide: “Guida pratica per imparare a parlare il russo” è un titolo che rende l’idea. Le guide trasmettono concretezza e risultati immediati, quindi sono molto apprezzate.
- Le domande senza risposta: “Ecco perché l’Italia è il paese più bello del mondo…”. Proporre l’esistenza di una risposta senza rivelarla è una mossa astuta. Suscita la curiosità e spinge l’utente a continuare a leggere per sapere la “verità”.
- Il segreto: “Il segreto che ha permesso a Warren Buffet di guadagnare un milione di dollari” è un titolo che spinge il soggetto a voler leggere il contenuto. Tutti vogliono conoscere i segreti degli altri, soprattutto se parliamo di un milione di dollari 💵.
Per esporti questi consigli ho sfruttato degli esempi particolarmente adatti per gli articoli, ma il concetto può essere ampliato ai post e qualsiasi altro contenuto tu voglia realizzare. Evita di calcare troppo la mano (il segreto da un milione di dollari è un esempio calzante), altrimenti rischieresti di perdere credibilità.
Trucco finale: il copy di posizione 🎉
Ho un ultimo consiglio da darti per quanto riguarda il copywriting. Esiste una tecnica molto efficace per scrivere i contenuti, ovvero il copy di posizione.
Si tratta di un metodo di scrittura che consiste nel prendere una posizione ben definita su un determinato argomento, rifiutando espressamente qualsiasi altra soluzione.
Un esempio pratico? Se scrivessi sul tuo blog che adori mangiare da McDonald’s e che detesti Burger King, staresti sfruttando il copy di posizione. Ti sei schierato dalla parte che preferisci, senza peli sulla lingua.
Ma perché ti sto proponendo questa tecnica? Devi sapere che la maggior parte dei contenuti presenti online sono scritti senza prendere posizione, cercando di compiacere ogni tipo di lettore. Questo permette di rispettare il concetto di “politically correct”, evitando il rischio di sembrare irrispettosi verso le opinioni altrui.
Ma la verità è che non puoi piacere a tutti. Nessuno può, per quanto si sforzi di farlo. La presa di posizione divide il tuo pubblico: i sostenitori di McDonald’s ti adoreranno e diventeranno i tuoi assidui seguaci, mentre i sostenitori di Burger King ti guarderanno con diffidenza e si allontaneranno da te.
Questo ti permette di avere una audience calda, fedele a te e a ciò che offri. I soggetti che si sentiranno in disaccordo non sono clienti persi! Si tratta di quegli utenti che non sono interessati alla tua proposta. Grazie al copy di posizione non hai fatto altro che accelerare il processo di selezione e profilazione della tua clientela.
In un contesto come può essere in un piano editoriale social, questo tipo di copywriting ti permetterà di scaturire discussioni, dove tu potrai rispondere e spiegare bene il tuo punto di vista! Ti posso assicurare che se riesci a creare un post con un copy di questo tipo avrai risultati sorprendenti (scrivimelo in privato quando hai fatto 😉).
Ma non è tutto rose e fiori. Il copy di posizione è poco diffuso perché non è semplice da realizzare. Valuta attentamente gli argomenti che tratti, la linea che separa le opinioni dalle discriminazioni è molto sottile. Soprattutto al giorno d’oggi.
Prepara il tuo piano editoriale!
Hai scoperto l’importanza che il piano editoriale ricopre in una strategia di promozione online. Hai conosciuto gli strumenti per realizzarlo e hai imparato le tecniche per produrre un contenuto persuasivo per il tuo pubblico.
Ti manca solo un’informazione. Questa volta non sarò io a dartela, ma il tuo business. Studiandolo ed effettuando analisi sarai in grado di organizzare i tuoi contenuti. In pratica saprai esattamente cosa pubblicare e quale sarà il momento migliore per farlo. Sei tu stesso a possedere la risposta più importante!
Con il tempo migliorerai le tue abilità e realizzerai piani editoriali super efficienti, la pratica è l’ultima arma che ti consiglio di usare. Per tutto il resto, ti basterà rileggere questo articolo.
Hai difficoltà nel realizzare il tuo piano editoriale? Vuoi scoprire gli argomenti più adatti per realizzare i tuoi contenuti? Parlami della tua idea, insieme troveremo la soluzione!
CONTATTAMI PER COSTRUIRE INSIEME UN PIANO EDITORIALE
Ci vediamo nel futuro!